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Sfruttiamo la pandemia per trasformare la dis-grazia in grazia

Il covid va considerato un'occasione propizia per tirar fuori, ex malo bonum, per prestare attenzione a ciò che prima si trascurava, per trasformare la "dis-grazia" in "grazia", dato che «l'avversità restituisce agli uomini tutte le virtù che la prosperità toglie loro» (Eugéne Delacroix): da molti si è presa coscienza che «il profilo dell'umano si sta trasformando [...] nel disincanto dell'onnipotenza e prendendo dolorosa confidenza con i limiti della creaturalità» 11 con la provvidenziale riscoperta del «valore di quanto è civile, comune, superiore all'individuale e alle declinazioni del possesso. Provare a ricostruire la comunità, e ripensare l’essenziale riscrittura dell’esistere secondo la trama del noi, riconciliando le generazioni, i generi, le narrazioni, le idee, le verità, gli interessi» 12 .

Alla luce del Vaticano II si tratta di lasciarci interrogare dai segni dei tempi e di cogliere, pertanto, nella pandemia un "segno" da interpretare: la lettura cristiana dei giorni che viviamo consentirà di rendere l'emergenza un'opportunità di crescita, di cambiamento, di comunione. Papa Francesco precisa: «non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri» 13 e guardando alla gravità della situazione, anzi proprio in virtù di questa consapevolezza, ammonisce che «il vero dramma di questa crisi sarebbe sprecarla»: da cristiani dobbiamo cercare di rendere l'avversità un'opportunità; una situazione così straordinaria deve aiutarci a vivere in maniera più consapevole l'ordinarietà della vita; a distinguere tra quello che ci disumanizza e quello che ci rende umani, fratelli.

S. Consoli, Pandemia e fraternità universale, in Synaxis XXXIX/1 - 2021, pp. 47-80.

11 G. Bonfrate, Accompagnare (non subire) le sfide dei presente, in L'Osservatore Romano, 23-24 marzo 2020.

12 Ibidem.

13 Momento straordinario di preghiera in tempo di epidemia (27 mano 2020),in L'Osservatole Romano, 29 marzo 2020.

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