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Il quarto voto nel carisma e nell’esperienza spirituale di San Camillo de Lellis”. Tesi di Mariano Servadei

La vita e l’esperienza carismatica di san Camillo de Lellis rappresentano un paradigma perenne per l’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani) da lui fondato nel 1582. Nonostante nell’ultimo cinquantennio questo aspetto sia stato recepito e tale recezione abbia portato alla stesura di numerose biografie e di studi sul carisma e sulla spiritualità del Fondatore, sembra mancare, proprio riguardo a quest’ultima, un’elaborazione sistematica condotta con rigore metodologico.

L’Ordine, infatti, ha concentrato maggiormente la sua attenzione sull’apostolato proprio, sul ministero, che è risultato essere la via ermeneutica privilegiata per interpretare le diverse dimensioni della sua identità.

Rimane comunque la sfida di valorizzare il carisma del Fondatore, espresso nel Quarto Voto specifico di servire i malati anche a rischio della vita, nonché l’interpretazione che ne è stata fatta nel mutare dei tempi, perché nell’esercizio possa esserne attuata un’autentica fedeltà creativa in quell’equilibrio necessario tra elementi perenni e elementi storici della esperienza originaria e originante.

Il presente lavoro  vuole essere un umile contributo di carattere teologico-spirituale per la riflessione dei Camilliani riguardo l’esperienza nello Spirito del Fondatore, il carisma che ha ricevuto e la natura specifica del Quarto Voto in cui tale carisma si concretizza, con le implicazioni che ne conseguono per un rinnovato cammino di attualizzazione.

La riflessione si articola in tre capitoli.

Il primo capitolo è di natura prettamente introduttiva. Si propone di analizzare il significato del voto in genere e del quarto voto in particolare all’interno della vita della Chiesa, attraverso la presentazione di diversi Istituti di Vita Consacrata che professano uno specifico impegno votale accanto ai classici cosiddetti consigli evangelici.

Il secondo capitolo si concentra poi sulla natura del Quarto Voto dei Ministri degli Infermi e sul significato originario che esso assume nella esperienza spirituale di san Camillo, attraverso l’analisi dei suoi scritti, della sua vita e di quel testo di alto valore fondativo che è la Formula di Vita.

Nel terzo e ultimo capitolo, dopo aver inserito il carisma camilliano nell’ambito più generale del carisma della Vita Consacrata e della teologia che ha questa come oggetto, la riflessione proseguirà in chiave ermeneutica. Si evidenzieranno alcuni elementi metodologici e strutturali che possano assicurare e salvaguardare l’insopprimibile e vitale relazione tra fedeltà e rinnovamento nel processo di attualizzazione dell’esperienza fondante di san Camillo de Lellis.

Il presente lavoro, attraverso l’analisi delle fonti e la rielaborazione della letteratura già esistente, si propone di presentare delle “piste”, che possono poi essere seguite sia nel discernimento che nell’attuazione dinanzi alle diverse situazioni della pastorale camilliana.

Si vuole provare a evidenziare lo spirito di fondo che tale pastorale è chiamata a perseguire e conservare nei diversi campi d’azione, tenendo fisso lo sguardo sulla mens del Fondatore, per evitare pericolose deviazioni nel cammino di interpretazione ed attuazione del carisma che egli ha ricevuto dallo Spirito Santo per il bene della Chiesa.

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